Molti trader trascorrono parecchio tempo alla ricerca di potenziali situazioni di breakout quando operano sui mercati valutari. Questo perché, quando si verificano tali breakout, spesso i successivi movimenti di mercato risultano essere di grande ampiezza. Qui discutiamo tre semplici strategie di trading ideate per sfruttare questi breakout.
Il primo metodo utilizza le Bande di Bollinger. Questo indicatore tecnico è molto utile per visualizzare delle aree di supporto e resistenza, contrassegnate dalle due linee esterne del range delle Bande di Bollinger. Pertanto, quando uno di questi limiti esterni viene violato, spesso si ottiene un'accelerazione in breakout nella stessa direzione.
Quindi, per sfruttare questo pattern di breakout, è necessario attendere una fase in cui le bande esterne dell'indicatore di Bollinger si restringono, a segnalare un periodo di congestione dei prezzi. Solitamente, più è lunga la fase di congestione, maggiore forza avrà il breakout. Quindi, quando il prezzo rompe una delle bande esterne, è possibile entrare immediatamente, oppure attendere un pullback ad esempio su una media mobile esponenziale a breve termine, per un miglior punto di ingresso.
Un secondo metodo prevede l'utilizzo di più medie mobili esponenziali, in particolare le EMA a 5, 20 e 50 periodi. Si può anche aggiungere l'EMA a 100 o 200 sedute al proprio grafico.
Dopodiché aspettare semplicemente che tutti questi indicatori si siano appiattiti e vengano scambiati molto vicini l'uno all'altro, in concomitanza del prezzo. Quindi, attendere che l'EMA a breve termine, ovvero l'EMA (5) esca con forza da questo intervallo ristretto, prima di prendere una posizione nella stessa direzione del breakout.
Infine, è possibile utilizzare un metodo basato principalmente sul prezzo per speculare sui breakout. Ci sono vari modi per farlo. I sistemi più semplici prevedono l'attesa fino a quando il prezzo non inizia ad essere scambiato in un intervallo molto ristretto e quindi l'ingresso in posizione nel momento in cui il prezzo esce da questo stesso intervallo.
Un altro metodo comune consiste nell'annotarsi il punto di massimo e minimo del giorno precedente e quindi attendere che il giorno successivo il prezzo esca da questo intervallo. In effetti, questo può essere un sistema molto efficace per fare trading sulle principali coppie valutarie.
Nel complesso, c'è più di un pattern di breakout da sfruttare per speculare sul mercato valutario. Ovviamente, come tutti i metodi di trading, nessuno di questi funziona la totalità delle volte, e sarà sempre necessario adottare una valida strategia di stop loss.
Negli ultimi anni i punti pivot sono diventati uno strumento di analisi tecnica molto conosciuto e largamente utilizzato. Per comprenderne i livelli è necessario conoscere le teorie che stanno alla base dei concetti di supporto e resistenza. I livelli di supporto e resistenza offrono ai trader un indicatore visivo delle aree di pressione e di maggiore volume scambio all'interno del mercato, in particolare a determinati livelli di prezzo.
In breve, i supporti sono i livelli ai quali il calo dei prezzi viene continuamente respinto. Specularmente, le resistenze sono i livelli che contengono continuamente l'aumento dei prezzi. I trader che delineano in parallelo sia un livello di supporto che uno di resistenza, tracciano essenzialmente un canale. È molto comune che l'andamento dei prezzi si mantenga entro i limiti dei canali di trading; il che significa che per ore, o anche giorni, una valuta può continuare a rimanere negoziata entro i limiti dei livelli di supporto e resistenza. Spesso, durante una fase di trend, il prezzo può testare ripetutamente il livello di supporto o di resistenza, ma, se non assistiamo ad una violazione, il canale rimarrà in essere limitando gli scambi al proprio interno.
Esattamente l'opposto di quanto spiegato sopra: se un livello di supporto o resistenza viene testato per ore o giorni senza una rottura, ma alla fine assistiamo ad una violazione dei prezzi oltre questi valori, questa può essere considerata un'indicazione decisiva riguardo una direzione/tendenza completamente nuova dei prezzi stessi.
I trader che studiano i livelli di supporto e resistenza sono generalmente alla ricerca di una delle seguenti opportunità operative:
Abbiamo invece un segnale di acquisto successivamente ad un test ripetuto del livello di supporto, senza che questo sia stato violato. Un valido livello di ingresso verrebbe confermato alla chiusura di una candela fortemente rialzista che include un tocco del nostro livello di supporto.
Lo scenario alternativo concerne la possibilità di acquistare dopo che un livello di resistenza precedentemente testato è stato finalmente violato da una decisa candela rialzista. In altre parole, gli acquirenti sul mercato hanno provato numerose volte a spingere i prezzi al di sopra di un livello di resistenza, ma non ci sono riusciti. Infine, si verifica la rottura del livello dei prezzi sotto forma di un forte rialzo della candela, indicando che gli acquirenti hanno dimostrato una forza tale da poter probabilmente sospingere il prezzo ulteriormente più in alto.
Abbiamo un segnale di vendita dopo che un livello di supporto precedentemente testato è stato finalmente violato da una decisa candela ribassista. In altre parole, i venditori sul mercato hanno provato numerose volte a spingere i prezzi al di sotto del livello di supporto, ma hanno fallito. Infine, si verifica la rottura del livello dei prezzi sotto forma di una forte candela al ribasso, indicando che i venditori hanno dimostrato una forza tale da poter verosimilmente spingere il prezzo ulteriormente più in basso.
Comprendere le differenze dei punti pivot:
Esistono diversi scenari in cui un trader potrebbe adottare i livelli di supporto e resistenza come mezzo per identificare i punti chiave di ingresso e di uscita. I punti pivot rappresentano efficacemente una serie di livelli di supporto e resistenza, con l'inclusione di un livello di prezzo medio. I punti pivot standard includono 5 livelli (rappresentati come linee distinte sui grafici). Il livello medio, o linea mediana del 5, è chiamato 'punto pivot'. Gli altri 4 livelli si trovano al di sopra e al di sotto del punto pivot sotto forma di 2 linee di supporto (S1 e S2) e di resistenza (R1 e R2).
L'utilizzo dei valori di apertura, di massimo, minimo e di chiusura della sessione di trading precedente nel calcolo di questi livelli pivot offre ai trader un ulteriore vantaggio che va oltre la semplice ricerca di un livello di supporto e di resistenza. Attraverso l'uso dei punti pivot, gli operatori sono in grado di misurare anche il probabile intervallo di prezzo per la sessione di trading.
Tieni sempre a mente l'importanza cruciale del sentiment di mercato; matematicamente, i punti pivot possono essere correlati o meno con il futuro movimento dei prezzi, ma poiché i punti pivot sono attualmente ampiamente utilizzati dai trader tecnici, è bene prendere in considerazione il loro potenziale impatto sulla direzione dei prezzi. In parole povere, se milioni di trader tecnici stanno tutti osservando gli stessi livelli di supporto e resistenza e acquistano e vendono in prossimità di tali livelli, questo sentiment di mercato può diventare rapidamente l'effettiva realtà del mercato. I punti pivot possono perciò risultare efficaci proprio perché numerosi trader basano le loro operazioni tenendo a riferimento questi stessi livelli.
I valori chiave derivano dal prezzo di apertura, massimo, minimo e di chiusura della sessione di trading del giorno precedente. Questi valori dovrebbero basarsi sulle sedute di trading o sessioni considerate iniziate e terminate alle 0:00 GMT (Greenwich Mean Time). Viene utilizzato il GMT per l'ottica globale del trading valutario; con diverse piazze (Australia, Asia, Europa, Stati Uniti) che aprono e chiudono costantemente a livello mondiale, si crea un mercato aperto 24 ore su 24. Il GMT viene utilizzato per contrassegnare l'inizio e la fine delle giornate di trading perché considerata l'ora più centrale e lo standard a livello globale.
Questi calcoli vengono mostrati come riferimento. La maggior parte dei tools sui pivot disegnerà per te questi livelli sul grafico.
Punto Pivot (PP): Massimo + Minimo + Chiusura / 3
I calcoli per i livelli di supporto e resistenza si basano sul valore calcolato per il punto pivot stesso, e sono i seguenti:
Primo supporto (S1): (2 x PP) - Massimo
Secondo supporto (S2): PP - (Massimo - Minimo)
Prima resistenza (R1): (2 x PP) - Minimo
Seconda resistenza (R2): PP + (Massimo - Minimo)
Come nel caso di altre metodologie, strategie e indicatori di analisi tecnica, i punti pivot sono tutt'altro che una scienza esatta. Essi possono essere del tutto irrilevanti dal punto di vista tecnico quando si opera subito dopo un importante annuncio di notizie. I trader dovrebbero prendere in considerazione anche altri indicatori tecnici, il trend generale della coppia valutaria in oggetto e l'arco temporale grafico su cui stanno analizzando i pivot, anche in relazione a quanto a lungo intendono mantenere la posizione aperta.
I prezzi tendono a palleggiare tra due linee pivot. In bassa volatilità, se il prezzo è esattamente a S1, è probabile che ritorni verso PP; solo una candela ribassista abbastanza decisa indicherebbe un'ulteriore rottura che sposterebbe il prezzo verso S2. Specularmente, se il prezzo è a R1, è più probabile (in una fase di bassa volatilità) che questo torni indietro verso PP e solo una forte candela rialzista segnalerebbe un verosimile movimento verso R2. Quando i prezzi vengono scambiati nei pressi della stessa linea pivot, può diventare interessante sfruttare una serie continua di candele rialziste o ribassiste che indichino un probabile movimento verso R1 o S1.
Le strategie che utilizzano i punti pivot sembrano funzionare meglio nei mercati moderatamente laterali o su una coppia di valute che nelle ultime sedute non mostra una tendenza rialzista o ribassista significativa.
I prezzi all'interno dei punti pivot possono spostarsi di due o tre livelli alla volta durante i principali annunci di notizie o in concomitanza di eventi importanti; i punti pivot possono anche essere completamente irrilevanti durante fasi di forte volatilità.
I ritracciamenti di Fibonacci sono uno strumento molto popolare tra gli analisti tecnici e si basano sui numeri chiave identificati dal matematico Leonardo Fibonacci nel XIII secolo. Tuttavia, la sequenza numerica di Fibonacci non è importante tanto quanto le relazioni matematiche, espresse come rapporti, tra i numeri della serie. Nell'analisi tecnica, i ritracciamenti di Fibonacci si identificano prendendo due punti estremi (di solito un massimo e un minimo assoluti o relativi) su un grafico di uno strumento finanziario, e dividendo la distanza verticale per i livelli chiave di Fibonacci del 23,6%, 38,2%, 50%, 61,8% e 100%. Una volta identificati questi valori, vengono tracciate linee orizzontali utilizzate per delineare possibili livelli di supporto e resistenza. Prima di poter capire perché sono stati scelti questi rapporti, è necessario avere una migliore comprensione delle serie numeriche di Fibonacci.
La sequenza numerica di Fibonacci è la seguente: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, ecc. Ogni elemento in questa serie è semplicemente la somma dei due elementi precedenti, con la sequenza che continua all'infinito. Una delle caratteristiche più evidenti di questa sequenza numerica è che ogni numero è circa 1,618 volte maggiore del numero precedente. Questa relazione comune tra ogni numero della serie è alla base dei rapporti utilizzati comunemente negli studi di ritracciamento.
Il ritracciamento chiave di Fibonacci del 61,8%, denominato anche "sezione aurea" o "media aurea", si calcola dividendo un numero della serie per il numero che lo segue. Ad esempio: 8/13 = 0,6153 e 55/89 = 0,6179.
Il ritracciamento del 38,2% si calcola dividendo un numero della serie per il secondo numero successivo. Ad esempio: 55/144 = 0,3819.
Il ritracciamento del 23,6% si calcola dividendo un numero della serie per il terzo numero successivo. Ad esempio: 8/34 = 0,2352.
Per ragioni non completamente chiare, questi ritracciamenti sembrano svolgere un ruolo importante nel mercato azionario, proprio come in natura, e possono essere utilizzati per determinare i punti critici che causano l'inversione del prezzo di un asset. È spesso probabile che, una volta effettuato un movimento di ritracciamento delimitato da uno dei livelli sopra indicati, il trend primario prosegua.
Oltre ai ritracciamenti sopra indicati, molti operatori sono soliti utilizzare i livelli del 50% e del 78,6%. Il livello del 50% non è in realtà un ritracciamento di Fibonacci, ma viene utilizzato per via della tendenza preminente di un asset nel proseguire in trend una volta superato tale valore.
Non esistono strategie che possano garantirti risultati positivi in ogni scenario di trading. Inoltre, non tutti gli operatori sono inclini ad adottare le stesse strategie alle stesse modalità, e possono esserci dei vincoli personali, ad esempio in termini di orario al quale riescono ad essere sul mercato, dimensioni delle posizioni che possono mantenere, ecc.
L'adozione di una determinata strategia di trading dipenderà dall'attitudine dell'investitore stesso, e quest'ultimo dovrebbe vagliarla in autonomia prima di implementarla. Partendo da questo presupposto, abbiamo realizzato un elenco di strategie comuni da cui attingere a tua discrezione.
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