L'AEI (Average Earnings Index) è una misura della retribuzione media comprensiva dei bonus pagati ai dipendenti su base trimestrale. L'indicatore confronta i risultati del nuovo trimestre non direttamente con quelli del trimestre precedente, ma con quelli dello stesso trimestre dell'anno precedente.
(+) Tasso di inflazione BOE. La Banca d'Inghilterra pubblica ogni trimestre un report sui tassi d'inflazione. Lo scopo del prospetto e dei dati ivi inclusi è quello di delineare i diversi strumenti di analisi economica che saranno utilizzati dal Comitato di politica monetaria della banca per determinare possibili future variazioni dei tassi d'interesse. La pubblicazione include anche proiezioni per i successivi due anni e le dinamiche potenziali dei tassi d'inflazione.
Il verbale della riunione della BOE è la trascrizione esatta della riunione della Banca d'Inghilterra, che generalmente si tiene circa due settimane prima della sua pubblicazione. La trascrizione offre la registrazione del voto ufficiale relativo alle variazioni dei tassi d'interesse e alle politiche fiscali. Sebbene sia molto semplice nel suo contenuto, questo report è considerato di fondamentale importanza per l'economia britannica e per la forza della sterlina.
BRC è l'acronimo di British Retail Consortium. Al fine di monitorare le vendite al dettaglio, il BRC intervista i rivenditori in merito agli aumenti o ai cali delle vendite osservati l'anno precedente. Vengono chiaramente esclusi dal sondaggio i rivenditori che sono stati operativi per un lasso di tempo minore. L'indicatore ci consegna così le tendenze annuali rilevate nelle vendite al dettaglio.
CBI è l'acronimo di Confederation of British Industry. Questo report raccoglie le interviste dei dirigenti in merito al fatturato delle loro aziende atteso per il prossimo anno. Come nel caso della maggior parte degli indicatori economici, in particolare quelli che vengono considerati indicatori anticipatori, le aspettative sono spesso fondamentali. In parole povere, una tendenza positiva osservata in questo indicatore dovrebbe influenzare positivamente l'economia della nazione, con aspettative elevate per l'anno seguente che potrebbero avere implicazioni positive a breve termine per il contesto economico; ma nel caso i numeri delle vendite non aumentassero, e quindi le aspettative non venissero soddisfatte, valori troppo ottimistici forniti da questo indicatore potrebbero potenzialmente danneggiare l'economia.
CBI è l'acronimo di Confederation of British Industry. Questo report raccoglie le interviste dei dirigenti in merito al fatturato delle loro aziende. Nella fattispecie, viene richiesto se la loro azienda abbia registrato un aumento o una diminuzione delle vendite rispetto all'anno precedente. I dati raccolti da questa statistica offrono agli investitori una panoramica del contesto economico incentrata sul settore del commercio al dettaglio. Una tendenza al rialzo influenzerebbe ovviamente in maniera positiva l'economia, poiché le vendite al dettaglio rappresentano una larga fetta della spesa dei consumatori, la quale rimane una fonte fondamentale per la crescita economica o, se questa risultasse essere debole, l'instabilità economica.
Questo indicatore è una misura del numero di individui presenti all'interno dell'economia britannica che richiedono sussidi di disoccupazione (i dati si riferiscono al mese precedente). Una riduzione della tendenza di questo indicatore avrebbe ovviamente un impatto positivo sulle quotazioni della valuta nazionale. Questo per il semplice fatto che chi ha un lavoro tende a spendere di più di chi è disoccupato. Bassi tassi di disoccupazione si traducono perciò in un aumento dei livelli di spesa dei consumatori, i quali ovviamente hanno un impatto specifico rilevante sugli altri indicatori macroeconomici.
CPI è l'acronimo di Consumer Price Index, un indicatore fondamentale che definisce il tasso d'inflazione dei prezzi o aumento dei prezzi osservato dai consumatori in merito all'acquisto di beni e servizi. Il CPI principale, così come rilasciato dal governo britannico, esclude dalla statistica prodotti energetici, alimentari, tabacco e alcolici, poiché sono considerati più volatili e possono quindi distorcere le tendenze generali dell'inflazione. Escludendo quindi i più volatili beni alimentari ed energetici, il CPI Core mostra una tendenza più regolare rispetto al CPI standard. L'indice dei prezzi al consumo è un indicatore d'inflazione puntuale e dettagliato. In genere, si presume che una tendenza al rialzo del CPI avrà un impatto positivo sulla valuta di una nazione. Le banche centrali sono in primo luogo interessate alla stabilità dei prezzi. Se i tassi di inflazione sono in continuo aumento, anche i tassi d'interesse verranno rialzati nel tentativo di calmierare i prezzi. A livello globale, si dice che il rialzo dei tassi d'interesse attiri i flussi di investimenti esteri, che ovviamente, a loro volta, incrementano la domanda e il posizionamento della valuta di quella nazione su scala globale. Il CPI è considerato un indicatore fondamentale e si ritiene che abbia un impatto sul mercato potenzialmente elevato.
CPI è l'acronimo di Consumer Price Index, un indicatore fondamentale che stabilisce il tasso d'inflazione dei prezzi o aumento dei prezzi osservato dai consumatori in merito all'acquisto di beni e servizi. L'indice dei prezzi al consumo è un indicatore d'inflazione puntuale e dettagliato. In genere, si presume che una tendenza al rialzo del CPI avrà un impatto positivo sulla valuta di una nazione. Le banche centrali sono in primo luogo interessate alla stabilità dei prezzi. Se i tassi di inflazione sono in continuo aumento, anche i tassi d'interesse verranno rialzati nel tentativo di calmierare i prezzi. A livello globale, si dice che il rialzo dei tassi d'interesse attiri i flussi di investimenti esteri, che ovviamente, a loro volta, incrementano la domanda e il posizionamente della valuta di quella nazione su scala globale. Il CPI è considerato un indicatore fondamentale e si ritiene che abbia un impatto sul mercato potenzialmente elevato.
(+) Il PIL su base trimestrale o Prodotto interno lordo è considerato dalla maggior parte degli analisti l'indicatore più completo ed esaustivo della condizione economica complessiva di un Paese. Misura la somma di tutti i valori di mercato relativi ai beni e servizi finali prodotti in un Paese (a livello nazionale) in un determinato lasso temporale. Una tendenza in aumento osservata nel PIL di un Paese indica ovviamente che la sua economia sta migliorando. Di conseguenza, gli investitori stranieri sono più inclini a cercare opportunità d'investimento nei mercati obbligazionari e azionari di quella nazione. Non è raro osservare aumenti dei tassi di interesse a seguito di incrementi del PIL, con le banche centrali che dimostrano una maggiore fiducia nelle proprie economie in crescita. La combinazione di PIL in aumento e tassi d'interesse potenzialmente più elevati può portare a un incremento della domanda della valuta di quella nazione a livello globale.
La produzione industriale è una misura della quantità cumulativa della produzione di fabbriche e di altri impianti di produzione industriale. L'aumento dei livelli di produzione indica ovviamente un rafforzamento dell'economia, quindi un incremento della tendenza osservato in questo indicatore è solito influenzare positivamente le quotazioni della valuta di una nazione. La produzione industriale è strettamente legata al reddito personale, all'occupazione nel settore manifatturiero e alle retribuzioni medie, con il suo diretto impatto sul ciclo economico che spesso consente un'analisi preventiva di tali indicatori.
Il Comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra (BOE) rilascia ogni mese un report sui tassi di interesse. Probabilmente, tra tutti gli indicatori economici i più importanti sono quelli che riguardano le decisioni sui tassi di interesse. In effetti, in molti sostengono che gli altri indicatori economici vengano utilizzati dal trader medio solo come uno strumento per anticipare le future variazioni dei tassi d'interesse. La parte principale del report è composta dall'esposizione dei vari fattori economici che hanno influenzato la decisione sulla variazione (o sulla sua mancanza) del tasso di interesse a breve termine della nazione, noto anche come "bank rate". Il report include anche informazioni sulle dinamiche future dei tassi d'interesse. I tassi d'interesse a breve termine sono di enorme importanza per gli investitori che operano in tutti i principali mercati finanziari. Le banche centrali sono in primo luogo interessate alla stabilità dei prezzi. Se i tassi di inflazione sono in continuo rialzo, anche i tassi d'interesse aumenteranno nel tentativo di calmierare i prezzi. A livello globale, si dice che l'incremento dei tassi d'interesse attiri i flussi di investimenti esteri, che ovviamente, a loro volta, aumenterebbero la domanda e il posizionamente della valuta di quella nazione su scala globale. C'è quindi una relazione tra inflazione e tassi d'interesse: un incremento dell'inflazione tende dunque a precedere tassi d'interesse più elevati, i quali si ripercuotono a loro volta in un aumento della domanda globale della valuta di una nazione.
PMI è l'acronimo di Purchasing Managers Index. Prima della pubblicazione del report, i direttori degli acquisti vengono intervistati in merito alla situazione attuale dei fattori economici rilevanti per la loro posizione, come nuovi ordini, inventario, produzione, occupazione, ecc. Investitori e analisti tendono a tenere d'occhio questo indicatore poiché spesso anticipa (come leading indicator) dati che verranno rilasciati in seguito. Questo perché i responsabili degli acquisti hanno un'ottica previsionale riguardo le prestazioni della loro azienda. Una lettura superiore a 50 di questo indicatore indica un'espansione economica, al contrario un valore inferiore segnala una contrazione.
Questo indicatore è una misura del valore totale dell'output (maniteriali prodotti) dalle aziende manifatturiere relativamente al proprio sottosettore. È importante notare che, sebbene questo indicatore sia molto simile alla produzione industriale, differisce leggermente poiché è specifico solo per le industrie manifatturiere, che secondo la maggior parte delle stime rappresentano circa l'80% della produzione industriale totale.
Il Comitato di politica monetaria (MPC) della Banca d'Inghilterra (BOE), guidato dal proprio governatore, descrive il quadro economico britannico. Tale testimonianza viene rilasciata davanti alla commissione del Tesoro del Parlamento.
Il report sui prezzi delle case a livello nazionale nel Regno Unito funge da indicatore preventivo dell'inflazione nel mercato immobiliare. L'analisi include i dati raccolti su eventuali variazioni mensili dei prezzi medi di vendita delle case in Gran Bretagna.
PPI è l'acronimo di Producer Price Index (indice dei prezzi alla produzione), un indicatore fondamentale che stabilisce il tasso d'inflazione o, in altre parole, il tasso di variazione dei prezzi osservato dai produttori che devono acquistare beni e servizi. Il PPI relativo alla Gran Bretagna viene suddiviso in due indicatori economici separati: il PPI input (per i beni e servizi acquistati) e il PPI output (per i beni e servizi venduti). Dei due, il PPI input viene solitamente seguito con più interesse dai trader. L'indice dei prezzi alla produzione è considerato un indicatore d'inflazione tempestivo e dettagliato. In genere, si presume che una tendenza al rialzo del PPI avrà un impatto positivo sulla valuta di una nazione. Con i produttori costretti a pagare prezzi più alti per i beni e i servizi di cui necessitano, i rincari dei prezzi non tarderanno a riflettersi sui consumatori finali. Sebbene il potenziale impatto del PPI sul mercato sia ben noto agli analisti, generalmente non si crede che abbia un impatto così ampio come quello del suo stretto 'cugino', l'indice dei prezzi al consumo (CPI), solitamente rilasciato immediatamente dopo il PPI..
L'indebitamento netto del settore pubblico, come suggerisce il nome, misura l'indebitamento rilevato nel settore pubblico, comprendente le società governative. Un aumento riscontrato nell'importo dei prestiti si riflette sull'espansione economica (flussi d'investimento), per cui una tendenza positiva o in aumento registrata in questo indicatore tende ad influenzare positivamente l'economia di una nazione e la sua valuta.
Le vendite al dettaglio sono una misura del valore totale delle vendite al dettaglio relative a un determinato periodo. Poiché gran parte della spesa dei consumatori è contabilizzata in questo indicatore, e dato che è in genere il primo del mese a segnalarne i valori, tende ad attirare l'attenzione di molti analisti e investitori. Le vendite al dettaglio offrono ai trader una buona panoramica della situazione della spesa dei consumatori, che nei Paesi Sviluppati rappresenta indicativamente circa la metà del PIL (prodotto interno lordo). In altre parole, gli investitori analizzano le vendite al dettaglio poiché determinano la spesa dei consumatori, che, a sua volta, ci aiuta a tracciare una proiezione futura del PIL.
RICS è l'acronimo di Royal Institute of Chartered Surveyors. Il loro indicatore relativo alla bilancia dei prezzi delle abitazioni è una misura delle variazioni dei prezzi osservati nel mercato immobiliare nel Regno Unito. Le informazioni utilizzate per la composizione di tale indicatore vengono raccolte attraverso strumenti di indagine; gli ispettori riferiscono le variazioni di prezzo registrate nella loro area di competenza. La lettura percentuale dell'indicatore indica il numero dei geometri che hanno rilevato un aumento dei prezzi. Il 25%, ad esempio, indicherebbe che il 25% in più di geometri ha riscontrato un aumento dei prezzi rispetto a coloro che ne hanno segnalato un calo.
Questo indicatore può essere degno di nota semplicemente perché viene pubblicato nello stesso mese in cui vengono raccolti i dati. Fattore non trascurabile, se si considera che la maggior parte degli indicatori fondamentali rilasciati sul mercato immobiliare sono indicatori in ritardo. Rightmove è un sito web immobiliare leader nel Regno Unito; la loro pubblicazione dei dati immobiliari relativi allo stesso mese (in particolare le variazioni osservate nel prezzo medio di vendita degli immobili residenziali) può rivelarsi un prezioso anticipatore delle dinamiche inflattive nel settore immobiliare.
RPI - L'indice dei prezzi al dettaglio è molto simile al CPI in quanto misura i tassi d'inflazione rilevati sui consumi. Tuttavia, l'RPI si differenzia concentrandosi solo su beni e servizi acquistati in ottica di consumo da parte dei nuclei familiari.
Rilevando essenzialmente le stesse informazioni del normale PMI, il PMI dei Servizi si concentra semplicemente sul settore dei servizi. PMI è l'acronimo di Purchasing Managers Index. Prima della pubblicazione del report, i direttori degli acquisti vengono intervistati in merito alla situazione attuale dei fattori economici rilevanti per la loro posizione, come nuovi ordini, inventario, produzione, occupazione, ecc. Investitori e analisti tendono a tenere d'occhio questo indicatore poiché spesso anticipa (come leading indicator) dati che verranno rilasciati in seguito. Questo perché i responsabili degli acquisti hanno un'ottica previsionale riguardo le prestazioni della loro azienda. Una lettura superiore a 50 di questo indicatore indica un'espansione economica, al contrario un valore inferiore segnala una contrazione.
Il saldo commerciale commisura la quantità di beni e servizi importati con la quantità di beni e servizi esportati di un determinato Paese. Economicamente, è nel migliore interesse di una nazione esportare più beni e servizi di quanti se ne importino. Ovviamente, un saldo commerciale positivo riflette un periodo in cui sono stati esportati più beni e servizi di quanti ne siano stati importati. Un numero maggiore di esportazioni si traduce in un aumento della domanda per la valuta di tale nazione, poiché altri Paesi saranno costretti a cambiare valuta per regolare gli acquisti relativi a quelle stesse esportazioni. Anche il PIL (prodotto interno lordo) è ampiamente influenzato dal saldo commerciale, poiché un aumento della domanda di esportazioni aumenterà il carico di lavoro delle industrie nazionali, aumentando così i livelli di occupazione.
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